domenica 22 agosto 2010

L'... OBBLIGATORIETA' DELL'AZIONE PENALE... spiegata a mio nipote!

Niente paroloni. Allora...
Una norma del Codice dice che il potere giudiziario è OBBLIGATO a perseguire tutte le segnalazioni di reato.
E fin qui sembra ovvio.
Adesso spostiamoci, per un attimo, ad un altro ambito. La Sanità.
Cosa accadrebbe se per un raffreddore, un taglietto al dito, un ginocchio sbucciato, un martello sul dito... ricorressimo tutti alle cure dell'ASL? Il collasso totale della Sanità.
Perché questo esempio?
Perché spiega perfettamente cosa sta accadendo, e continua ad accadere da anni, al nostro sistema Giudiziario.
Un dato tra i tanti:
Nove milioni (9.000.000) di cause pendenti che da anni attendono ancora di essere esaminate. Nove milioni (9.000.000) di faldoni accatastati in enormi armadi e scantinati di centinaia e centinaia di tribunali sparsi per tutta la penisola.
Adesso spostiamoci dentro l'ufficio di un procuratore di Tribunale.
Egli, tutte le mattine, si trova davanti cataste e cataste di faldoni di segnalazioni di reato.
Lui sa che la legge gli imporrebbe di farli tutti. Ma sa anche che tutto ciò non gli sarà umanamente possibile. Quindi... cosa fa?
Tra i tanti fascicoli prende quelli che più gli fanno comodo.
- per prestigio professionale... si occuperà di cause riguardanti personaggi politici e dello spettacolo.
- per lavorare mene... si occuperà di casi semplici e sbrigativi.
Quindi, a questo punto, avrai certamente capito che la tanto invocata OBBLIGATORIETA' DELL'AZIONE PENALE... di fatto in Italia NON ESISTE!!.
La sinistra fin'ora aveva sempre avuto posizioni irremovibili di principio, ma che di fatto è stato sovvertito e raggirato ad uso e consumo delle Procure, sostenendo (in teoria condivisibile) la garanzia dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Per ritornare all'esempio della sanità è come dire che tutti i cittadini sono uguali e devono andare al Pronto Soccorso indipendentemente dal fatto che hanno una puntura d'insetto o un infarto!!
Da qualche mese però, finalmente, qualcosa sta profondamente cambiando.
Il Responsabile alla Giustizia del PD, Andrea Orlando, ha fatto delle recenti dichiarazioni di convinta apertura alla modifica della norma sull' Obbligatorietà dell'A.P.: "Sull’esercizio dell’azione penale, poi, sarebbe matura una riflessione sulla rimodulazione dell’obbligatorietà, attraverso l’individuazione di priorità che non limitino l’indipendenza dei pm""L'obbligatorietà dell'azione penale va rafforzata, resa effettiva e trasparente. Per garantire l'effettiva uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, l'obbligatorietà dell'azione penale è un valore che deve essere preservato. Oggi l'elevatissimo numero di procedimenti non consente alle procure di perseguire con la stessa tempistica tutti i fatti penalmente rilevanti"
E, proprio oggi su "La Repubblica", il guru (sig!) Eugenio Scalfari ha testualmente scritto "...è bene si sappia che abolire l'obbligo dell'azione penale significa la cancellazione dell'indipendenza giurisdizionale. Ciò non significa che l'obbligatorietà dell'azione penale non possa essere meglio organizzata. Per esempio concentrandola nelle mani del capo della Procura e bilanciando questo centralismo con la deroga per i reati in flagranza e con incontri frequenti e obbligatori tra il Procuratore capo ed i suoi sostituti su come orientare e specializzare l'azione penale in quel distretto giudiziario".
Mi sembrano due ragionevoli posizioni da cui partire per attuare una seria riforma della Giustizia che, sono certo, potranno dare una concreta soluzione alla drammatica e decennale paralisi del sistema giudiziario in Italia.

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