martedì 24 agosto 2010

LIB(e)RI e consapevoli...

da Relazione finanziaria MONDADORI - 2010
Pubblico una domanda che ho postato in un altro BLOG
La stessa domanda la propongo a voi...

"Alla luce delle ultime vicende circa l'approvazione del Decreto "ad-aziendam" salva-Mondadori descritte in modo esaustivo da Massimo Giannini... e dopo l'articolo del teologo Vito Mancuso... ti chiedo...
se il rinunciare alla lettura di qualche libro pubblicato da Mondadori, Einaudi, Sperling&Kupfer e Piemme ci evitasse di provare un insano disprezzo (sia nei confronti dell'entità commerciale a cui sto per dare i miei soldi e sia verso il libro stesso che terrei lì sul comodino), e ci facesse sentire, invece, dei consumatori coerenti e consapevoli delle proprie scelte... cosa faresti? Te lo chiedo per aiutarmi a capire. Grazie".

2 commenti:

  1. Stamani un editoriale di Eugenio Scalfari su Repubblica ha riattizzato la questione. Ho fatto il post. Ciao.

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  2. Vi racconto un aneddoto che non c'èntra... ma c'entra...
    E' già da qualche anno che negli scaffali dei più diffusi supermercati della mia città non si trovano più uova da galline allevate in batteria (si continuano invece a vendere solo negli alimentari pakistani).
    Questo perché?
    Perché le scelte dei consumatori sensibili all'argomento hanno via via modificato le scelte dei venditori (ordini di magazzino) che si trovavano sempre più merce invenduta e conseguentemente hanno indotto i produttore a convertire gli allevamenti. Stessa cosa sta accadendo per i prodotti biologici sempre più diffusi e, di conseguenza, sempre meno costosi.
    Non parlo di boicottaggio ma di manifestare pubblicamente le proprie scelte da acquirente consapevole.

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